I Vitigni e il Terroir

Solopaca è situata in provincia di Benevento, ed è rinomata per il suo terroir unico che contribuisce alla produzione di vini di alta qualità. Ecco una descrizione del terroir di Solopaca:

Territorio e Clima: Solopaca si trova nel cuore dell’antico Sannio, una zona storicamente vocata alla viticoltura. I vigneti si estendono dal fondo valle sulla riva del fiume Calore, a circa 100 metri sul livello del mare, fino alle falde del massiccio del Taburno – Camposauro, raggiungendo altitudini di circa 450 metri1. Questa variazione altimetrica contribuisce a una diversità di microclimi che favoriscono la coltivazione di diverse varietà di uve.

Suolo: Il suolo di Solopaca è principalmente composto da terreni argillosi e calcarei, con una buona presenza di minerali che arricchiscono le viti e conferiscono ai vini caratteristiche organolettiche distintive. La composizione del suolo varia leggermente a seconda dell’altitudine, influenzando il profilo aromatico delle uve.

Vitigni: Le varietà di uve coltivate includono Malvasia di Candia, Falanghina, Aglianico, Greco, Fiano, Coda di Volpe e Camaiola. Questi vitigni beneficiano delle condizioni climatiche favorevoli e del terreno ricco di minerali, producendo vini con una grande complessità e profondità.icoltura. I vigneti si estendono dal fondo valle sulla riva del fiume Calore, a circa 100 metri sul livello del mare, fino alle falde del massiccio del Taburno – C

Influenza Storica: La viticoltura a Solopaca ha radici antiche, risalenti all’epoca sannitica e romana. La tradizione vinicola è stata tramandata attraverso i secoli, con influenze normanne e angioine che hanno contribuito alla costruzione di infrastrutture e alla diffusione delle tecniche di vinificazione.

Progetti di Qualità: La Cantina di Solopaca, una storica cooperativa agricola, ha avviato progetti come “Identitas” e “Viticoltori San Martino” per valorizzare le uve biologiche e migliorare la qualità dei vini attraverso la mappatura e lo studio zonale dei vigneti1. Questi progetti mirano a esaltare le caratteristiche peculiari del terroir e a promuovere la sostenibilità.

La Malvasia di Candia aratteri ampelografici: 

La varietà è relativamente omogenea, eventuali differenze si evidenziano nella diversa compattezza del grappolo. Germoglo ad apice mediamente espanso, lanuginoso, biancastro  con sfumature bronzate ed orli carminati. Foglia media, pentagonale, pentalobaa, con denti evidenti  ed irregolari, lembo verde lucido, glabro e poco tormentoso anche sulla pagina inferiore. Seno penziolare a U o a lira. Grappolo più che medio, spargolo, allungato, molto alato, peduncolo molto lungo. Acino medio, sferoide con ombellico evidente, giallo dorato opalescente; buccia spessa e pruinosa; polpa succosa, sciolta, di sapore moscato.

Attidudini colturali: 

Vitigno di buona bigoria con portamento della vegetazione semieretto, tralcio relativamente robusto ad internodi medi. Preferisce terreni relativamente fertili e freschi in zono collinari e climi non troppo siccitosi.

Nell’immagine il vigneto “Terranuova” allo sfondo, il monte Acéro e ancora più indietro il monte Giovia dei Monaci.

Allevamento e potatatura: preferisce forme di allevamento di media espansione e potature lunghe. Difficilmente si può adattare a forme per la meccanizzazione integrale.

Epoca di germogliamento: media

Epoca di maturazione. media.

Produzione: media ed abbastanza costante.

Sensibilità alle malattie e alla avversità: soggetta alla colatura più o meno evidente nei vari biotipi. Buona la resistenza ai freddi invernali e alle gelate tardive.

Potenziale enologico: dà vino di colore giallo dorato chiaro, provvisto di gradevole aroma di mela acerba, amabile; nelle terre vulcaniche di Solopaca l’aroma è ancora più intenso e si vinifica spesso in mescolanza con altre uve per dare profumo ed aroma ai vini locali.

Ha dato vini molto apprezzati anche in altri ambienti, confermando l anotevole adattabilità del vitigno.

Questa descrizione dovrebbe darti una buona base per parlare del terroir di Solopaca. Se hai bisogno di ulteriori dettagli o di aiuto con altro, fammi sapere! 

La falanghina caratteristiche ampelografici

varietà non molto omogenea in quanto confusa con biotipi o forse varietà simili. Germoglio ad apice espanso, cotonoso, verde chiaro, con orli carminati. Foglia media, trilobata, cuneiforme, quasi intera o relativamente trilobata, lembo un po’ ondulato, verde di media intensità, quasi liscio, con pagina inferiore lanuginosa. Seno peziolare a lira o ad U. Grappolo medio, semispargolo, tronco-conico, alato. Acino medio, sferoide, di colore giallastro; buccia spessa e pruinosa; polpa croccante, dolce, di sapore leggermente floreale.

Produzione: bassa abbastanza incostante.

Attitudini colturali: vitigno vigoroso con portamento della vegetazione semieretto, si adatta ai diversi terreni anche fertili purché il clima sia caldo ed asciutto; per esaltare la qualità del prodotto sono preferibili i terreni collinari, ben esposti.

Allevamento e potatura :si adatta a forme di allevamento medio-espanse e potature mediolunghe. È indicata la controspalliera con interventi oculati di potatura verde.

Potenziale enologico : dà un vino di colore giallo paglierino con riflessi dorati, di gradevole profumo, caldo, vellutato, con elegante aroma floreale e fruttato tropicale.

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